L’Onu e l’Organizzazione mondiale della sanità stanno pensando di tassare olio d’oliva, Parmigiano reggiano, Grana, prosciutto e vino, equiparandoli ai cibi dannosi per la salute e scoraggiandone il consumo. L’Oms avrebbe fornito raccomandazioni a favore dell’adozione di norme di etichettatura su alcuni prodotti per evidenziare la presenza di sale e grassi saturi. Il provvedimento risulterebbe un attacco al Made in Italy e colpirebbe oltre un prodotto agroalimentare esportato su tre, con effetti rilevanti sull’economia del Paese e sulla salute dei cittadini.
Sulla vicenda, il quotidiano Libero intervista il professore Francesco Bruno, docente di Diritto alimentare all’università Campus Biomedico di Roma e partner dello studio legale internazionale Pavia & Ansaldo: “E’ sicuramente un atto politico dell’Onu con l’avallo dell’Organizzazione mondiale della sanità contro il nostro stile di vita e le nostre esportazioni agroalimentari. C’è il rischio che l’etichetta con un messaggio capace di qualificare le nostre eccellenze alimentari come prodotti non propriamente virtuosi possa indurre i consumatori ad ad acquistarli meno e – di conseguenza – a limitarne le esportazioni”.
Qui per leggere l’intervista completa.
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